Ambientato in un'immaginaria cittadina ligure durante la Seconda Guerra Mondiale (1944-1945), la storia segue le vicende di Pin, un bambino orfano di circa dieci anni che vive in un "carruggio" malfamato con la sorella prostituta. Pin è un ragazzino solitario e deriso dagli adulti dell'osteria che frequenta, i quali lo spingono a rubare la pistola P-38 a un ufficiale di marina tedesco, amante della sorella, per dimostrare il suo valore antifascista. Dopo aver sottratto l'arma e averla nascosta in un luogo segreto, l'unico da lui conosciuto dove i ragni fanno il nido, Pin viene arrestato. In prigione incontra vari personaggi, tra cui il partigiano "Lupo Rosso". Riuscito a evadere, Pin si perde nei boschi e si imbatte in una banda di partigiani, uomini emarginati e bizzarri come "Cugino" e "Il Dritto", con i quali vive l'esperienza della lotta armata, vista più come un'avventura che con piena coscienza politica. La trama si sviluppa attraverso diverse vicissitudini, inclusi scontri a fuoco e il tradimento di alcuni membri della banda. Alla fine, dopo varie peripezie, Pin ritrova il suo nascondiglio e la pistola. Incontra Cugino, un partigiano che sembra essere l'unico in grado di comprendere la sua innocenza e la sua solitudine, e a cui finalmente Pin sente di potersi legare.